Incontro con Fulvio Bortolozzo

30 fotografie per avviare un discorso – incontro con Fulvio Bortolozzo
mercoledì 17 aprile – ore 20.45 – videoteca “Vigor” via Previati 18 Ferrara

L’Associazione Feedback riprende i talk dedicati al mondo della fotografia: fotografi, critici ed esperti del settore raccontano le loro esperienze, parlano del ruolo della fotografia nella società contemporanea, nella loro professione, mostrano i propri lavori più significativi. Gli incontri si svolgono presso la Video-biblioteca “Vigor” del Comune di Ferrara, in via Gaetano Previati 18, a partire dalle ore 20.45. La partecipazione è gratuita per tutti i soci Feedback, è possibile tesserarsi sul posto.

Nostro ospite di mercoledì 17 aprile sarà Fulvio Bortolozzo, con il talk “30 fotografie per avviare un discorso”

30 FOTOGRAFIE PER AVVIARE UN DISCORSO
Un excursus essenziale che ripercorre alcuni degli aspetti iconografici fondamentali di quella rivoluzionaria “immagine automatica” che ha sconvolto fin dal suo apparire il mondo dell’arte e delle immagini.
Dalla prima missione fotografica ottocentesca in Francia, passando per il Modernismo di Alfred Stieglitz negli USA, seguendo le anticipazioni surrealiste di Eugène Atget nella Parigi tra Ottocento e Novecento, tornando negli States per la svolta epocale dello stile documentario di Walker Evans e lo sviluppo successivo con Robert Frank, Lee Friedlander, Robert Adams, fino al primo colore di Stephen Shore e William Eggleston. Per poi arrivare in Italia con Mario Giacomelli, Gianni Berengo Gardin e la nuova fotografia di paesaggio iniziata da Luigi Ghirri ed i fotografi che gli furono vicini negli anni Ottanta.
Proseguendo poi in Germania, negli anni Novanta, con i coniugi Bernd e Hilla Becher e i loro allievi della Scuola di Düsseldorf. Per concludere infine con alcune tendenze contemporanee del nuovo Millennio.

Fulvio Bortolozzo è nato a Torino nel 1957, dove vive e lavora. Diplomato alla Scuola di Scenografia dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Dagli anni Ottanta usa la fotocamera come dispositivo di osservazione nei luoghi. Docente di Teoria e storia dell’immagine fotografica, dal 1998 insegna all’Istituto Europeo di Design di Torino. Svolge inoltre attività didattiche, editoriali e curatoriali nell’ambito della fotografia storica e contemporanea. (http://borful.blogspot.it)

Italian Extreme vol. 2

ITALIAN EXTREME vol.2

14 marzo – 30 maggio 2019

Con l’arrivo della primavera, torna la rassegna di incontri cinematografici che ha tinto di underground la mediateca Vigor. Con ITALIAN EXTREME vol.2 continueremo a parlare di cinema italiano estremo, ai margini del circuito produttivo/distributivo, di registi e registe che hanno cambiato le regole del cinema nostrano, concependo opere provocatorie, rivoluzionarie e spesso scomode.

Si parte giovedì 14 marzo con il primo ospite d’eccezione, Edoardo Margheriti, figlio di uno dei maestri indiscussi del cinema di genere italiano Antonio Margheriti che incontrerà il pubblico per approfondire la figura del padre e proporre la visione del documentario sulla sua vita intitolato The Outsider.

Giovedì 4 aprile ospiteremo Marco Pecorari, firma della rivista Rumore e co-autore con il critico Giona A.Nazzaro della guida Dischi al di sopra di ogni sospetto. Più che una visione, un invito all’ascolto, alla scoperta delle colonne sonore del cinema di genere italiano, tra passaggi celebri e chicche recuperate dall’oblio.

Giovedì 9 maggio, approfondiremo, con il critico Giampiero Raganelli, un altro maestro dimenticato: Giulio Questi. L’intervento partirà dall’appassionante storia della sua militanza partigiana durante la seconda guerra mondiale, una tappa che segnerà Questi e che influenzerà profondamente le sue opere cinematografiche.

Mercoledì 15 maggio, serata speciale in collaborazione con ARCI Ferrara, ospitata dal cinema Boldini. La regista Monica Strambini e l’attrice Valentina Nappi incontrano il pubblico per una serata VM18 in cui saranno proiettati le loro due controverse opere Queen Kong e ISVN – Io sono Valentina Nappi. Una serata extreme, dove le due artiste racconteranno l’anticonformista esperienza di porno femminista con il progetto Le ragazze del porno e dove il pubblico avrà la possibilità di dibattere su di un genere, il porno autoriale, che non ha ancora una distribuzione ampia nel circuito nazionale.

Giovedì 23 maggio, ospiteremo Luigi Cozzi, storico collaboratore di Dario Argento come sceneggiatore de Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio e regista di cult movie come Paganini Horror, Hercules con Lou Ferrigno e Contamination. Durante la serata il regista incontrerà il pubblico e presenterà Fantasticozzi, il documentario del regista brasiliano Felipe M.Guerra, dedicato alla sua carriera.

In chiusura, giovedì 30 maggio, proiezione di Blood on Méliès’ Moon, penultimo lavoro di Cozzi, un cortocircuito tra fiction e documentario, splatter e cinema delle origini.

Ricordiamo che tutti gli incontri sono ad ingresso libero e riservato ai soci Feedback, ad esclusione della serata del 15 maggio.
ORE 21, presso Video-Biblioteca Vigor, Via Previati 18, Ferrara.
per cause di forza maggiore alcune date potrebbero essere suscettibili a variazioni che saranno prontamente comunicate


Il calendario completo degli incontri

14 marzo
The Outsider – il cinema di Antonio Margheriti
Incontro con Edoardo Margheriti e proiezione del suo documentario The Ousider  [dettagli]

4 aprile
Dischi al di sopra di ogni sospetto
a cura di Marco Pecorari e Michele Berselli

9 maggio
Giulio Questi – dalla lotta partigiana al cinema
a cura di Giampiero Raganelli

15 maggio
Monica, Valentina e il desiderio
Proiezione di Queen Kong e ISVN – Io sono Valentina Nappi
Alla presenza della regista Monica Stambrini e dell’attrice Valentina Nappi

23 maggio
Fantasticozzi
incontro con Luigi Cozzi e proiezione del documentario Fantasticozzi, di Felipe M.Guerra

30 maggio
Blood on Méliès’ Moon
di Luigi Cozzi


Interverrano

Edoardo Margheriti / Nasce a Roma il 15 febbraio 1959. Figlio del prolifico regista Antonio Margheriti, segue le orme del padre fin da giovane, collaborando con lui in tutti i suoi film a partire dal 1977. Dotato di ottima manualità e senso artistico, inizia curando i modellini e le costruzioni per gli effetti speciali. Negli anni ’80 fonda una sua società con cui realizza effetti speciali lavorando anche per altri registi come: Steno, Dino Risi, Mario Monicelli, Carlo Vanzina, Terence Hill, Sergio Martino. Edoardo è stato Aiuto Regista, e Regista della Seconda Unità in oltre quindici film del padre, ed in altri, Direttore di Produzione o Organizzatore Generale. In tutti quanti, però, ha realizzato gli effetti speciali, a volte spettacolari, che caratterizzavano i film e lo stile proprio di Antonio Margheriti. Nel 1989 esordisce alla regia con due film d’azione: “The Black Cobra 2” e “Black Cobra 3 – Manila Connection”. In seguito, durante un periodo di crisi per tutto il cinema italiano, Edoardo decide di dedicarsi alla Produzione, e lo fa con ottimi risultati, raggiungendo in pochissimo tempo la qualifica di Organizzatore Generale.  In quindici anni accumula esperienza lavorando anche in film americani di grosso budget come “Hudson Hawk” un action comedy con Bruce Willis; realizza come organizzatore generale molti altri film e serie televisive di grande rilievo: “Lucky Luke”, “Genghis Khan”, “Virtual Weapon”, “Il Figlio di Sandokan”, “Il Settimo Papiro”, “Elisa di Rivombrosa”, “Attenti a quei tre”. Realizza anche la regia della seconda unità per “Elisa di Rivombrosa”, “Provaci ancora Prof 2”, “Il Commissario Rex” e molti altri film e serie televisive. In seguito a queste esperienze ha deciso di tornare alla regia, il suo primo amore, e al cinema di genere dirigendo per Mediaset i seguenti TV Movie: “Negli occhi dell’assassino”; “La donna Velata”, e per la collana “6 passi nel giallo”: “Sotto Protezione” e “Souvenirs”. In seguito produce e realizza il documentario “The Outsider – Il cinema di Antonio Margheriti” in ricordo del padre nel decimo anniversario della sua scomparsa, e successivamente “Il disordine del cuore” una storia sentimentale e profonda che ruota intorno a due personaggi complessi ed intriganti. Da diversi anni ormai si occupa di adattamenti dialoghi per film e serie televisive americane che vengono doppiate per il nostro paese. Centinaia di titoli per le reti nazionali, Netflix e Amazon.

Marco Pecorari / Nasce a Copparo, in provincia di Ferrara, nel 1976. Comincia a scrivere di musica come fanzinaro a metà degli anni ’90, fuggito dal suo paese per frequentare l’università a Bologna da pendolare. Su “Rumore” ha ucciso la rubrica Demokrazia, di cui è stato l’ultimo responsabile con l’alias Er-P. Oltre al cinema ama il wrestling e il basket giocato sporco.

Giampiero Raganelli / giornalista, critico cinematografico e teatrale, specializzato in cinema orientale. Collabora con alcune riviste e numerose testate online specializzate («Quinlan», «Carte di cinema», «Uzak.it», «Filmidee», «Rapporto confidenziale», «Asia Express», «Spaziofilm», «Positifcinema», «Teatro Teatro»). Inoltre organizza rassegne per numerose associazioni culturali. Tra i coautori dei volumi «Il film in cui nuoto è una febbre», monografia sui registi emergenti a livello internazionale, e «The Monster Show», guida la cinema mostruoso per ragazzi, edito dalla Cineteca di Bologna. (FilmIdee www.filmidee.it, Uzak www.uzak.it). Recentemente ha collaborato alla terza monografia INLAND dedicata a Lav Diaz, edita da Bietti. Sempre per le edizioni Bietti, nel 2018 ha contribuito al volume Carlo & Enrico Vanzina, artigiani del cinema popolare.

Monica Stambrini / Nasce in California nel 1970 e si trasferisce, fin da bambina, a Milano. Dopo la maturità classica si diploma in Regia Cinematografica presso la Scuola Civica di Milano nel 1994 e si trasferisce a Roma. Dirige videoclip, cortometraggi e documentari e che vengono presentati in numerosi festival di tutto il mondo. Nel 1998 il cortometraggio Sshhh… vince il Torino Film Festival. Nel 2002 esordisce con il lungometraggio Benzina, tratto dall’omonimo romanzo di Elena Stancanelli, e selezionato in concorso al Torino Film Festival (TFF) e al Toronto Film Festival. Le due interpreti, Maya Sansa e Regina Orioli, vincono il premio migliori attrici al Festival di Annecy. Benzina è distribuito in molti paesi, fra cui USA, UK, Germania, Francia. Nel 2007 dirige per Rai2 il film-tv Terapia D’urto tratto dal racconto di Giorgio Faletti per la serie Crimini. Nel 2012 realizza il documentario Sedia elettrica – Il making-of di Io&te di Bernardo Bertolucci, presentato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e al Rotterdam Film Festival. È tra le fondatrici di Le ragazze del porno, un progetto collettivo di film espliciti d’autore di registe italiane, per cui ha realizzato il cortometraggio Queen Kong, presentato in Italia alla 52° Festival del Nuovo Cinema di Pesaro, al Milano Film Festival e al Science + Fiction Film Festival di Trieste, e vincitore di due premi negli USA come regia e miglior film. Più recentemente il lavoro biografico sulla settimana agli Oscar con Antonella Cannarozzi Lady Oscar è stato presentato a Filmmaker Film Festival a dicembre 2017 e ISVN – Io sono Valentina Nappi viene presentato a gennaio 2018 in concorso lungometraggi al Fish&Chips Film Festival di Torino. Attualmente vive a Roma e continua a fare i film che ama, di ogni formato e genere.

Valentina Nappi / Nata a Scafati (SA), è stata introdotta nella pornografia da Rocco Siffredi nel 2011 dopo un contatto via e-mail, partecipando al film Rocco’s Bitches in Uniform, prodotto da Evil Angel nel 2012. Ha all’attivo oltre quattrocento scene in film prodotti da case di produzione porno, tra cui Brazzers, Elegant Angel, Evil Angel, Digital Playground e Jules Jordan. Nel 2012 è apparsa sull’edizione italiana di Playboy, mentre nel novembre 2013 è stata Penthouse Pet (Stati Uniti) e le è stata dedicata la copertina di Penthouse nello stesso mese. Dal 2016, collabora con la regista Monica Stambrini con la quale realizza Queen Kong e ISVN – Io sono Valentina Nappi.

Luigi Cozzi / Nato a Busto Arsizio (VA) nel 1947, è attivo nel fandom fantascientifico italiano dalle sue origini, nel 1962 crea quella che è considerata la prima fanzine italiana del genere, Futuria Fantasia. L’esordio alla regia avviene nel 1969, con la pellicola fantascientifica Il tunnel sotto il mondo, presentata al Festival del film di fantascienza di Trieste del quale è attivo sostenitore. Dopo questa esperienza Cozzi incomincia a collaborare con Dario Argento come soggettista, partecipando alla realizzazione del film Quattro mosche di velluto grigio. L’anno dopo torna alla regia realizzando il film per la televisione Il vicino di casa per la serie TV La porta sul buio. Nel gennaio 1975 organizza insieme alla Libra Editrice e Italnoleggio cinematografico una maratona di film fantascientifici al Cinema Planetario di Roma, durata circa due mesi, con un ottimo successo di pubblico; l’esperimento verrà ripetuto al cinema Arcadia di Milano (ora Teatro Carcano) e in seguito in molte altre città, tra cui Firenze, Torino e Genova. Nel 1975 realizza il thriller L’assassino è costretto a uccidere ancora, seguito l’anno dopo da altri due film: la commedia-sexy La portiera nuda e il lacrima-movie Dedicato a una stella, film che lo stesso regista ritiene il proprio capolavoro. Due anni dopo Cozzi ricolorò il primo film della serie dedicata a Godzilla, e vi aggiunse spezzoni da vari documentari e cinegiornali della seconda guerra mondiale; tale versione, soprannominata “Cozzilla”, è divenuta nota per essere una delle prime ad essere ricolorate. Sulla scia di Guerre stellari, nel 1978 realizza il suo film più celebre, Scontri stellari oltre la terza dimensione, una co-produzione italo-americana che verrà seguito nel 1980 dal suo ultimo film di fantascienza, Contamination. Nel 1983 realizza la pellicola fantasy Hercules con Lou Ferrigno, che avrà anche un seguito due anni dopo intitolato Le avventure dell’incredibile Ercole. Dopo aver scritto la sceneggiatura di Shark: Rosso nell’oceano (1984) di Lamberto Bava torna a lavorare per la televisione con la serie TV Turno di notte nel 1987. L’anno dopo termina le riprese dell’horror, iniziato da Mario Caiano, Nosferatu a Venezia con Klaus Kinski e Barbara De Rossi (anche se alla fine la regia verrà accreditata al produttore del film Augusto Caminito) a cui fanno seguito nel 1989 altre due pellicole dello stesso genere: Paganini Horror e Il gatto nero, quest’ultimo tratto da un racconto di Edgar Allan Poe e nello stesso anno scrive anche il soggetto del film avventuroso Sinbad of the Seven Seas diretto da Enzo G. Castellari. Negli anni novanta torna a collaborare con Dario Argento come aiuto regista per i film Due occhi diabolici del 1990 e La sindrome di Stendhal del 1996. In seguito si è cimentato nella realizzazione di vari documentari sui temi del fantastico, dell’orrore, della fantascienza e del giallo come Dario Argento: Master of Horror del 1991, Il Mondo di Dario Argento 3: Il museo degli orrori di Dario Argento del 1997 e Dario Argento: il mio cinema del 1999. Dal 1995, a seguito della scomparsa del cinema di genere italiano, Luigi Cozzi si è dedicato attivamente alla gestione del negozio Profondo Rosso, inaugurato nel 1989 a Roma nel quartiere Prati. È docente dell’Accademia di Cinema romana ACT MULTIMEDIA a Cinecittà e cura la stesura di libri e riviste per le collane editoriali della società Profondo Rosso. Dal 2006 gli sono stati tributati dei riconoscimenti all’interno di rassegne cinematografiche italiane. Nel 2015 si dedica alla lavorazione di Blood on Méliès’ Moon firmato con lo pseudonimo “Lewis Coates”

Views 2.0 – Narrazioni Liquide

Views 2.0 – Narrazioni Liquide
Festa Internazionale dell’Antropologia Visuale

organizzato da Università degli studi di Ferrara – Laboratorio Studi Urbani
Argenta e Ferrara – 8-17 marzo 2019

Matera – 8-16 maggio 2019

L’edizione 2019 di Views definisce la sua proposta culturale nella cornice disciplinare dell’antropologia visuale ed è dedicata alle narrazioni “liquide”. Richiama l’idea dinamica della contaminazione tra linguaggi e strumenti di analisi, prende in considerazioni i materiali sempre più “ibridi” che produciamo per leggere la realtà contemporanea. La pratica fotografica, l’utilizzo dell’audiovisivo e della narrativa disegnata sono tutte modalità di interpretare e tradurre il reale, costruire immaginari e orizzonti di senso, narrare percezioni.

ARGENTA E FERRARA 14-17 marzo 2019
Views 2.0 intende riflettere su queste tematiche a partire dal Po e dal suo Delta, dove è possibile riconoscere una “geografia umana” particolarmente ricca e multiforme. Non a caso il Delta è stato, nel Novecento, un territorio scelto da artisti e registi per sperimentare linguaggi nuovi, “ibridi”, tutt’ora attuali per osservare il contemporaneo. Per l’edizione 2019, Views esce dalle aule universitarie e propone a Ferrara un’esperienza aperta alla città e al suo territorio.

MATERA 8-16 maggio 2019
A Matera il tema delle narrazioni liquide sarà invece declinato attraversando i concetti che evocano da un lato l’acqua e il suo rapporto con il suolo (liquido vs solido), recuperando materiali documentari relativi al territorio lucano e padano, dall’altro analizzando l’approccio alla realtà – mediato dall’audiovisivo – inteso come processo di immersione di un corpo “fluido” nella materia del reale che richiede metodi ibridi e fluttuanti.

[Scarica il programma completo]

Per un pugno di fotogrammi

Per un pugno di fotogrammi: corso di analisi e storia cinematografica

Partirà venerdì 22 marzo, per un totale di 4 lezioni, Per un pugno di fotogrammi, il corso intensivo di analisi e storia cinematografica per principianti, tenuto dal regista ed esperto di storia del cinema, Massimo Alì Mohammad, in collaborazione con Spazio Marconi, il Comune di Comacchio, il Centro Documentazione Cinematografica Delta del Po, Delta Cinematica e l’Associazione ferrarese Feedback.

Il corso è dedicato a tutti coloro che desiderano apprendere gli strumenti basilari per accostarsi all’analisi di un’opera cinematografica o semplicemente approfondire le proprie conoscenze in campo di linguaggio e storia del cinema con una modalità veloce, divertente e non frontale.
Il cinema, in quanto arte popolare per eccellenza, è continuamente fruito da un pubblico che non è necessariamente costituito da addetti ai lavori.
Durante questa fruizione, alcuni meccanismi di linguaggio agiscono a livello subliminale sugli spettatori che focalizzato, naturalmente, l’attenzione sugli effetti che questi provocano sulle proprie emozioni.

Ispirandosi al classico di Sergio Leone, ogni lezione sarà impostata come una serie di piccoli duelli all’ultimo fotogramma in cui breve sequenze di otto film (grandi classici e non) saranno passate al microscopio, sotto la supervisione del docente, per comprendere a fondo le motivazioni delle scelte stilistiche del regista e delle figure da lui coordinate, trasformando così la visione passiva in un processo attivo e consapevole.

Troppo spesso si tende a giudicare un film attraverso la semplice dicotomia mi è piaciuto/non mi è piaciuto. Per un pugno di fotogrammi si presuppone il compito di formare una sensibilità nuova che parta da un presupposto fondamentale diverso: la consapevolezza delle scelte del regista e delle figure da lui coor dinate.

In base a quale criterio è stata scelta la posizione della camera? Perché il direttore della fotografia ha fatto delle determinate scelte d’illuminazione? Che messaggio veicola il montaggio e come ci riesce? Perché a volte la camera si muove? Questi sono solo degli esempi di domande alle quali spesso non corrisponde un’unica risposta ma che sono la chiave per un’analisi più approfondita.

Parallelamente al percorso di analisi formale delle sequenze cinematografiche, si alterneranno momenti di pura teoria in cui si contestualizzerà la pellicola proiettata nella storia del cinema, andando  gradualmente a scoprire le principali correnti cinematografiche che hanno animato questo secolo e più di arte in movimento, spaziando tra epoche e continenti differenti.

Per consultare il programma completo: [dettagli]

Per iscriversi: [link]

Mignon

Mignon
Proiezione speciale – Aspettando Italian Extreme
Giovedì 14 febbraio 2019, ore 21
Video-Biblioteca Vigor Ferrara

Dopo cinque anni, Mignon torna finalmente a Ferrara per celebrare, come si conviene, la festa dell’Amore.

Il Mignon, ex cattedrale di San Pietro, fino alla sconsacrazione durante le invasioni napoleoniche, una delle chiese più importanti della città, è attivo come cinema dai primi anni ’40, dopo essere stato un magazzino e una sala da ballo. Fino agli anni ’70 cinema di seconda visione e sede di notevoli rassegne, tra cui una personale completa di Pasolini, nei primi anni ’80 viene convertito a sala a luci rosse.
Il cinema è aperto 365 giorni all’anno, dalle 14.30 a mezzanotte, Natale compreso.

Un’occasione per vedere o rivedere un documentario che ci parla ancora di cinema e di costume attraverso la descrizione di una sala unica al mondo.

Ospite speciale della serata Nello Poletti, cassiere del Mignon, uno dei protagonisti del documentario, con il quale avremo modo di fare un punto della situazione del cinema a sei anni dalle riprese.

Sarà presente il regista Massimo Alì Mohammad.
Ingresso libero, riservato ai soci Feedback.

 

L’autoritratto – incontro con Riccardo Musacchi

L’autoritratto – incontro con Riccardo Musacchi
martedì 12 febbraio – ore 20.45 – videoteca “Vigor” via Previati 18 Ferrara

L’Associazione Feedback riprende i talk dedicati al mondo della fotografia: fotografi, critici ed esperti del settore raccontano le loro esperienze, parlano del ruolo della fotografia nella società contemporanea, nella loro professione, mostrano i propri lavori più significativi. Gli incontri si svolgono presso la Video-biblioteca “Vigor” del Comune di Ferrara, in via Gaetano Previati 18, a partire dalle ore 20.45. La partecipazione è gratuita per tutti i soci Feedback, è possibile tesserarsi sul posto.

Nostro ospite il 12 febbraio 2019 sarà RICCARDO MUSACCHI: “L’AUTORITRATTO”.

L’autoritratto fotografico non è un semplice selfie o un gioco di vanità, e può diventare un percorso di esplorazione e consapevolezza, anche un serio strumento di cura per l’anima come ben indagato dalla fotografa spagnola Cristina Nuñez, che nel 1988 ha iniziato a scattarsi autoritratti quale forma di terapia per superare la bassa autostima e per per stimolare il proprio processo creativo, sino all’ideazione di un metodo vero e proprio ora diffuso in tutto il mondo. Si possono creare delle sedute di “fotografia terapeutica” in cui si scatta il proprio malessere per guardarlo in faccia e poi trasformarlo, per mettere a nudo se stessi e magari imparare a guardarsi con occhi più benevoli. Farsi un ritratto può mostrare un lato di noi che in molte persone evoca imbarazzo, vergogna, senso di inadeguatezza, almeno inizialmente; tutti siamo sempre coinvolti davanti alla nostra immagine, ci riguarda più di qualunque altra. È quello che vedono gli altri di noi. Fondamentale è iniziare a porsi alcune domande: quali altri “io” ci sono in me oltre quello che solitamente mostro? Che faccia ho quando provo rabbia? Come posso vedere bellezza in quel “difetto” del mio corpo?…

Riccardo Musacchi è uno psicologo psicoterapeuta con formazione in psicoterapie brevi, in Psicoterapia Biosistemica e in EMDR. Insegna l’uso creativo degli oggetti in psicoterapia dal 2003 e fototerapia psicocorporea dal 2006. Formatore e supervisore in vari istituti in Italia e all’estero, è socio fondatore, direttore e docente dell’Istituto di Fototerapia Psicocorporea. Svolge privatamente attività di psicoterapeuta a Ferrara e Milano. Ha scritto alcuni articoli riguardanti varie tematiche inerenti la psicoterapia, segue ricerche e studi sulle tecniche di respirazione dal 2000 e sulle connessioni tra fotografia e psicologia dal 2004. È coautore del libro “Biosistemica, la scienza che unisce” (2015) e autore di “FotoTerapia Psicocorporea” (2016), entrambi editi da Franco Angeli.
Sito web: www.riccardomusacchi.it